giovedì 7 aprile 2016

Caserecce abruzzesi


Come capita spesso, di Venerdì faccio il giro dei mercatini della città e trovo qualche prodotto che cattura la mia attenzione. Dall'ultima capatina ne è uscito questo:

Caserecce di grano antico Solina (tipo 1) con carciofo sardo, mandorle e pancetta marinata di maiale nero nostri colli.
Questa pasta di Solina, fatta con farina macinata tipo 1, è davvero eccezionale e si esalta a dovere col suo condimento.

Ingredienti piatto singolo 
100g Caserecce di Solina
1 carciofo tipo sardo
50 g pancetta fresca non salata
50 g  Mandorle
1 cipollotto rosso
scarti di carciofo e cipolla

Riesumazione pancetta
Brodo di Carciofo
Marinatura per pezzo pancetta 300 g
vino rosso e acqua in parti 3 a 1
un cucchiaio di aceto bianco
alloro
1 cucchiaino raso di sale grosso
finocchietto
scarti di verdure
5 grani schiacciati di pepe nero 
2 grani schiacciati di ginepro

Il pezzo di pancetta è stato acquistato da un allevatore di alcuni maiali neri delle nostre colline che mangiano principalmente ciò che trovano allo "stato brado". La pancetta era al naturale, senza sale, perciò l'ho fatta marinare per una giornata intera con del vino rosso (avevo mezza bottiglia di Bordeaux un po scarsino a portata mano), erbe e tutto il resto.
Scolata e asciugata e superprofumata, la pancetta è ora pronta all'uso. Scartata la cotenna trito il resto e comincio a soffriggerla delicatamente con del cipollotto rosso e poco olio di riso. Già a questo punto gli odori, gli scricchioli del cibo si fanno sentire. Aggiungo l'immancabile foglia di alloro e l'aglio trito e proseguo nel soffritto. Aglio e cipolla sono un vero toccasana, inoltre abbiamo anche i carciofi in questa ricetta! Possiamo quindi alleggerirci nel dire che compensiamo così eventuali assimilazioni poco salutari riconducibili al nostro pezzo marinato :))

Tagliere operoso

I carciofi mondati della parte esterna del gambo, di qualche foglia coriacea e della barba vanno tagliati a julienne e aggiunti alla padella con metà delle mandorle. Perciò, aggiungendoli, aumento la potenza di fuoco ed i carciofi si cuociono senza far tempo ad ossidarsi (perciò niente vasca con acqua e limone). Sfumo con abbondante vino bianco, poi acqua di carciofo e continuo la cottura finchè si cuociono i carciofi lasciandoli comunque croccanti. A parte, cotta la pasta al dente, la aggiungo alla padella saltando e aggiungendo l'altra metà di mandorle e brodo di carciofo a necessità. Un filo d'olio extra, gomasio e via! 

Buon appetito!
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